WELCOME_MESSAGE

Procura Generale di Cassazione

Procura Generale di Cassazione

Procuratore Generale

Foto_PG_Salvato_d0.jpg

Le funzioni di Procuratore generale sono svolte dal dott. Luigi Salvato.

Competenze

Il Procuratore generale ha specifiche competenze riservategli dalla legge e che egli di regola esercita servendosi della collaborazione del Procuratore generale aggiunto, degli avvocati generali e dei singoli sostituti.

Il Procuratore generale è titolare dell’azione disciplinare nei confronti dei i magistrati togati. Egli condivide questa competenza con il Ministro della Giustizia. L’esercizio dell’azione disciplinare è obbligatorio per il Procuratore generale, mentre è facoltativo per il Guardasigilli. La materia è stata riformata dal decreto legislativo n. 109 del 2006. Si rinvia, per maggiori dettagli, alla sezione “Disciplinare”.

Il decreto legislativo n. 106 del 2006 ha previsto una nuova competenza del Procuratore generale presso la Corte di cassazione; in particolare l’art. 6 stabilisce che «Il Procuratore generale presso la Corte di appello, al fine di verificare il corretto ed uniforme esercizio dell'azione penale ed il rispetto delle norme sul giusto processo, nonché il puntuale esercizio da parte dei Procuratori della Repubblica dei poteri di direzione, controllo e organizzazione degli uffici ai quali sono preposti, acquisisce dati e notizie dalle procure della Repubblica del distretto ed invia almeno una volta all’anno una relazione al Procuratore generale presso la Corte di cassazione».
Dunque, è stato istituito un ruolo (non gerarchico) di informazione e di vigilanza sulle attività dei Procuratori della Repubblica, che fa capo al Procuratore generale della Corte di cassazione e viene da questi svolto unitamente ai Procuratori generali dei singoli distretti di Corte d’appello. Tale attribuzione è volta a perseguire l’uniformità di azione delle Procure della Repubblica e ad evitare e prevenire eventuali conflitti tra i diversi uffici e a garantire il rispetto dei principi convenzionali e costituzionali del giusto processo.
Sulle prerogative ex art. 6 si rinvia agli approfondimenti svolti nella sezione “Orientamenti per gli Uffici di Procura”.

Il Procuratore generale della Corte di cassazione vigila sulla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, costituita presso il suo ufficio.

Il Procuratore generale, inoltre, è deputato alla risoluzione dei contrasti di competenza tra uffici del pubblico ministero di distretti diversi.
Sul punto vedi l’apposita pagina presente nella sezione “Penale”.

Al Procuratore generale presso la Corte di cassazione competono anche i provvedimenti esecutivi conseguenti alla cessazione di una misura cautelare, di una misura di sicurezza o di una pena accessoria per effetto di sentenza della Corte di cassazione (art. 626 c.p.p.).
Il Procuratore generale, infine, decide sulla dichiarazione di astensione di un Procuratore generale presso la Corte di appello (art. 52, comma 3, c.p.p.) nonché sul reclamo avverso il provvedimento con il quale il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo abbia disposto a sé l’avocazione delle indagini relative ad un procedimento concernente reati di criminalità organizzata (art. 371 bis, comma 3, lett. h, c.p.p.).

Quanto al settore civile, il Procuratore generale può  richiedere alla Corte di cassazione che «enunci nell'interesse della legge il principio di diritto». Tale funzione, prevista dall'art. 363 c.p.c., è di grande rilievo perché posta a tutela dell'interesse dell’ordinamento e della collettività alla «esatta osservanza e uniforme interpretazione della legge». Anche su questo aspetto si rinvia alla specifica pagina presente nella sezione “Civile”.

Torna a inizio pagina Collapse